25/07/13

Consumo critico

Onestamente trovo l'espressione consumo critico già vecchia, ma risulta ancora di immediata comprensione quindi per comunicare da qui uso questa :-)

Più che critico io direi intelligente! Non si tratta più di ideali, come forse era per la generazione dei miei genitori nati negli anni '50; non è più un sogno, un miraggio visto da lontano, una visione apocalittica che potrebbe esser frutto dell'immaginazione. Oggi ci siamo: possiamo dire senza indugio che troppo potere è in mano a veri e propri criminali che stanno distruggendo ciò che più vale al mondo; che sono troppi i produttori, i commercianti, gli operatori e i professionisti che tutti i giorni lavorano solo ed esclusivamente per il proprio interesse egoistico - vedendo anche questo in modo piuttosto annebbiato, aggiungerei! Che è esagerata l'incidenza di certe malattie (diabete, ipertensione, cancro, obesità, problemi circolatori) che rovinano l'esistenza di milioni di persone; che sono davvero troppi i soldi che girano all'interno di circuiti poco trasparenti, etici e/o sostenibili; e che in tutto questo resta uno spazio indegnamente ridotto per tutti coloro che agiscono in modo onesto, giusto e solidale - ci siamo e siamo tanti, capaci, meritevoli, saggi e anche simpatici :-) solo che siamo schiacchiati in un angolino da orde di immondizia di tutti i tipi!

L'unica via realmente risolutiva e in tempi ragionevoli da un punto di vista sociale, economico, politico e anche umano e spirituale direi, è il consumo critico.
Perché?
1. Per dare soldi e quindi potere a chi lavora in maniera limpida, onesta e intelligente per tutti;
2. per fare in questo modo il bene nostro e contemporaneamente quello degli altri e della Terra di cui siamo i custodi;
3. per la nostra salute, per il benessere del corpo, della mente e dell'anima di cui siamo fatti;
4. perché fare delle scelte che nutrono nel profondo dà piacere, pace e serenità, in sostanza migliora la qualità della vita;
5. perché abbiamo una responsabilità nei confronti di ciò che costruiamo e le generazioni che vengono dopo di noi ce ne riflettono di continuo un'immagine chiara e precisa: se da adolescente ho detestato tanti adulti una ragione c'era, ed era precisamente la pesantissima eredità che con tanta indifferenza, ignoranza, sfacciataggine e insolenza mi stavano lasciando;
6. perchè da adulta ho trovato la pace semplicemente comportandomi all'opposto rispetto a tutti quelli che da giovane criticavo e odiavo, e questo funziona per tutti, ne sono certa;
7. per la sopravvivenza della specie umana? Non lo so, su questo sono ignorante e preferisco non pronunciarmi :-) Ma di una cosa sono sicura: per la sopravvivenza del benessere e della dignità della specie umana, che valgono e vanno preservati.

Ormai esistono 1000 reti di persone, cittadini, lavoratori e anime belle che si sono formate proprio per tutelare ciò che è importante, per informare, sensibilizzare e segnalare tutte le buone prassi che trovano in giro - d'altronde anche noi ci dedichiamo moltissimo a questo! È l'ennesimo campo in cui bisogna essere vigili e accorti perché il mostro del trend momentaneo è sempre in agguato dietro l'angolo :-D Oggi dovunque ci si gira si legge bio, green, etico e via dicendo. Ma con l'occhio della nonna ben aperto dentro di noi non si può sbagliare! E se si sbaglia, credetemi: anche l'errore era proprio quello giusto!

Ilaria Cusano